Leggendo #257 – La gemella fantasma

Di Lisa Brown e di questo graphic novel, La gemella fantasma, se ne è sentito parlare ancora prima del suo arrivo in libreria. La traduzione di Tiffany Vecchietti – Miss Fiction era già una piccola garanzia, un dettaglio che rendeva ancora più speciale quest’attesa editoriale.

La gemella fantasma – Lisa Brown

Perché Rebelle Edizioni ha il potere di scegliere storie ambientate in spazi e tempi lontani dal presente che sanno però portare in superficie tematiche più che attuali, come mi raccontavano gli stessi editori in un’intervista nel 2021 in occasione dell’uscita de’ Le figlie di Ys. Dopo Naufraghi di Laura Peréz e Pablo Monforte e Selvaggia di Rosalia Radosti, La gemella fantasma ci porta all’inizio del Novecento, in un cupo e spettrale circo dove le uniche persone da temere sono quelle che la società definirebbe “normali”.

E in effetti, la prima difficoltà sta nel trovare le parole adatte per descrivere il mondo dei freak show, tradotti anche come “fenomeni da baraccone”, che consistevano nell’esibizione di persone o animali con un aspetto insolito o anomalo (appunto freak). Se negli anni Duemila diventano protagonisti dei discutibili Guinness World Records, all’inizio del XX secolo si potevano trovare nascosti fra le carovane, uno spazio comunque più sicuro di manicomi o cantine dove la società del tempo li avrebbe potuti (e voluti) nascondere guidati dal razzismo o da forti convinzioni religiose.

La gemella fantasma – Lisa Brown

Lisa Brown, in particolare, sceglie come protagonisti della sua storia Baby Alice, la donna grassa, Harold, il ragazzo della giungla, Nora, l’incantatrice di serpenti tatuata, e soprattutto Isabel e Jane, due gemelle siamesi. Sono loro, e soprattutto Iss, a rendere questa storia malinconica, delineata perfettamente dal tratto netto e deciso dell’illustratrice bestseller del New York Times. Il loro mondo rimanda ad atmosfere cupe, quelle che a modo suo è riuscito a raccontare anche Gabriele Mainetti nel film Freaks Out.

Ciò che viene diviso non si può riunire, ma ci sono legami che possono durare un’eternità e quello di Jan-Iss è uno di questi. Nonostante le truffe, la sensazione di sentirsi letteralmente divisa in due e l’incertezza di far parte davvero di un gruppo, ciò che crea la sincerità e l’amore può portare a dimenticare tutto ciò che ci circonda per dedicarsi solo alla propria passione.

Oltre ai tratti distintivi del circo, però, in queste tavole ci sono anche meravigliosi rimandi ai tatuaggi old school di cui Lisa Brown riprende alcuni elementi (e anche un dolce personaggio) per arricchire di bellezza le pagine volutamente più scure che compongono questa narrazione.

Dopotutto, non è un caso se il cielo diventa finalmente azzurro solo in una delle ultime tavole. Un colore acceso e chiaro per rappresentare quella che finalmente si può definire pace, dopo un viaggio lungo, piovoso e ricco di insidie.

La gemella fantasma – Lisa Brown

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